Finalmente e’ passata. Finalmente ci siamo fatti la nostra bella catarsi, abbiamo superato lo scoglio elettorale. L’attesa di anni e’ finita, adesso cambia tutto. Quasi.
Un minuto spaccato dopo la chiusura delle urne ho cominciato a sentire dei guaiti: guaiti a destra, a sinistra, ma soprattutto al centro.
“Disastro” era il lamento piu’ comune, ma solo perche’ i tedeschi sono dei musoni, non riescono ad essere felici nemmeno quando vincono.
Devo pensarci io, con la mia tradizione elettorale italica a mostrare che le elezioni le hanno vinte tutti.
Cominciamo con la vera vincitrice di questa tornata: Merkel.
Come azzeccato dal blogghino, Merkel ha vinto, ha vinto un altro giro.
Si’ certo, le sue preferenze sono crollate, il suo partito ha registrato il peggior risultato dal ’49, ma lei e’ li’, pronta per un altro giro di giostra, raggiungendo il primato del suo storico mentore e ora in attesa (spero) di entrare come il suo mentore nella storia, fondando gli Stati Uniti d’Europa. Ahem.
Anche il partito di Merkel ha vinto. L’Unione, CDU/CSU e’ ancora il primo partito in Germania e in Baviera. Cazzo hanno da piangere? Ci sono, sono in parlamento, dissanguati di deputati, ma si sa che ogni tanto un salasso fa bene, rinnova il sangue.
Seehofer, il tubero a forma di ministro-presidente della Baviera ha fatto una faccia un po’ di balsa, il suo partito ha fatto il peggio dal ’53, ma in realta’ gli ride lo sfintere perche’ ha capito la via da seguire: deve essere piu’ destro dei destri e rifottersi i voti passati ad AfD. Basta fare i comunisti perche’ ora gli e’ chiaro che la C nella sigla CSU sta per “Comunista” non per “Cristiano” e quindi per tornare veri cristiani si fottano pure profughi muslimi e poveri fancazzisti.
La SPD ha stravinto: ha vinto due cifre percentuali e ha vinto un posto all’opposizione, come le compete. I socialdemocapitalisti hanno vinto il rendersi conto (si spera) che dalla grossa coalizione vengono divorati, come un fungo saprofita divora il suo tronco.
Schulz ha piangiucchiato e’ vero, ma era di felicita’ per la vittoria, per essere tornato finalmente a dire “l’e’ tutto sbagliato, l’e’ tutto da rifare” e a recuperare voti per il prossimo giro, quando vincera’ e portera’ la Germania verso il sol dell’avvenire. Ahem.
Che dire di FDP? Le puttane del parlamento? Quelli che farebbero coalizione anche con Satana Manson pur di andare al governo?! Hanno vintissimo. Dovevano sparire come e’ giusto che sia e invece non solo sono qui, non solo hanno guadagnato seggi ma andranno pure al governo di Kingston. Loro porteranno le treccine, simbolo di crescita, l’Unione portera il cappellone, quello che copre una massa unta e disordinata mentre ovviamente i verdi porteranno le canne.
Gia’ i verdi. Qui invece ho perso io: avevo pronosticato la sparizione dei verdi sorpassati ideologicamente da Merkel con la chiusura delle centrali atomiche (Atomkraft-nein-danke la minchia, non ci siete mai riusciti, lo ha fatto lei) e invece hanno festeggiato uno zero virgola come se avessero vinto i mondiali dell’ecologismo.
E adesso via, al governo, date il cambio a SPD a farvi succhiare voti e cervello dal fungo saprofita.
Linke hanno vinto? Certo, i Linke vincono sempre. Quando sono in parlamento e possono diffondere i loro patetici slogan (salari decenti per tutti! Pensioni dignitose! Figa gratuita!) vincono.
Altro giro di bellissimi discorsi di Sahra Wagenknecht e niente di concreto a favore degli sfigati passati a AfD, nulla per quella massa stanca, impoverita, esausta, psicologicamente distrutta dal fatto di essere povera in un paese ricco e che invece di dare un ceffone ai detentori del potere se l’e’ presa col kebabbaro all’angolo votando l’alternativa.
Gia’ l’alternativa. Si sapeva che avrebbe vinto, ma veramente cosi’ tanto? Finalmente i grilloidi con orpelli neonazisti in parlamento! Adesso stiamo tutti un po’ meglio come quando si ha paura di aver paura e poi passa tutto perche’ la sfiga e’ gia’ accaduta.
Il dubbio che AfD sia un partito cripto-sinistro viene dalla immediata scissione di Frau Kepetry, al secolo Frauke Petry, che si e’ autoscissa perche’ non abbastanza nazista.
AfD quindi sono i vincitori assoluti anche se un paio di cose andrebbero dette su questo partito e su come votano i tedeschi.
So che e’ difficile far capire agli italiani, ma a parte uno zoccolo duro il tedesco non vota i partiti da cui si sente rappresentato, ma quelli che ritiene siano funzionali in quel momento al paese ma soprattutto a se’ stesso. Solitamente cannando.
Io probabilmente avrei votato (cannando) CDU e i miei cromosomi si sarebbero rivoltati, ma ritengo che in questo frangente la CDU sia il mezzo migliore per raggiungere determinati obiettivi, uno dei quali una maggiore integrazione europea. Oddio, per questo obiettivo la SPD sarebbe stata meglio se solo non si fosse estinta sotto i colpi di Hartz IV.
Tornando ad AfD vorrei tranquillizzare gli europei tutti: questo non e’ un partito neonazista. Nonostante la retorica elettorale e’ un puro partito populista con all’interno dei coglioni nostalgici di quando la Germania contava qualcosa anche politicamente.
Inizialmente la battaglia di AfD era tutta centrata sull’antieuro, le trojate antiimmigrati sono arrivate dopo. E’ equivalente al M5S italiano: populista con innesti di teste di cazzo.
Ma torniamo alla vittoria.
La principale vittoriosa di questa tornata elettorale e’ la Germania. La Germania e’ cresciuta e come qualsiasi paese maturo si puo’ permettere di far entrare in parlamento un moderno partito populista nazi-simpatizzante come qualsiasi Italia o Ungheria. Non e’ una cosa da poco, solo un 10 anni fa ci sarebbe stato un nuovo sbarco in Normandia.
Pero’ c’e’ qualcuno che ha perso da queste elezioni: la cultura politica tedesca.
Mai come in questa campagna elettorale si sono registrati episodi, anche violenti, di insofferenza politica: cartelloni elettorali strappati dai pali, manifesti stracciati e perfino veicoli, anche privati, dati alle fiamme. A Monaco eh, mica ad Amburgo o Berlino. Il tutto senza guardare ne’ a destra ne’ a sinistra, ogni fazione ha registrato danni.
Questa si’ e’ una sconfitta, una linea di febbre piu’ preoccupante di AfD e io starei molto piu’ attento a questi episodi che ai pagliacci alternativi.
Ora l’incognita: governo giamaicano? Rinegoziare gli accordi con Macron? E che fare dei profughi?
I prossimi anni saranno divertenti, ma spero che non lo siano troppo.
Esiste una parte delle società europee che non intende partecipare alla multietnicizzazione imposta dai razzisti anti ai vertici (vedere i recenti deliri sociorazzisti di Scalfari sulla meticiammento, sono proprio razzisti dentro questi).
Solo una reazione ad una follia che non ha alcun senso.
I partiti identitari, sovranisti, no global sono un residuo di reazione, di resistenza alla grande sostituzione che i vertici pensano di governare, a ciò che Tiziano Terzani definiva “la società a scoppio”, a beneficio della parte sommitale della piramide sociale.
Come se le guerre migratorie fossero governabili.
Bene che qualche resistenza immunitaria ci sia ancora.
Per capire AfD consigli di vedere o leggere qualcosa?
Anni fa paragonasti il M5S ai Grünen. Cambiati i pentastellati o i partiti tedeschi?
Dall’italia?! Non saprei. Sicuramente qualcosa apparso su Limes o Micromega, del resto non mi fiderei.
Dalla Germania basta sentire interviste o i vari reportage sui canali nazionali o magari su ARTE. Non saprei consigliare niente di preciso.
I paragoni sono sempre azzardati e il mio era un azzardo, ma lo rivendico.
Il M5S era nato, come il movimento ecologista tedesco, con pochi obiettivi chiari e una serie di obiettivi secondari, “sociali” chiamiamoli cosi’. Questi obiettivi sociali hanno provocato la prima scissione (ÖDP).
Il M5S se ricordate bene e’ nato con lo stesso spirito, cioe’ di iniettare alcuni obiettivi e valori (le 5 stelle appunto) nei partiti tradizionali e in particolare in quello della cosiddetta (ahah) sinistra. Se non ricordo male Grillo ha provato a diventare segretario del PD.
La cosa interessante e’ che M5S e AfD hanno seguito la stessa parabola, hanno subito la stessa deriva populista. AfD infatti era nato in veste quasi esclusivamente antieuro, dove il nazionalismo era solo economico (noi siamo fighi, gli altri son cazzari). La deriva populista e nazista e’ avvenuta dopo, per dragare voti.
Stessa cosa per i cinque stelle: all’inizio era una cosa seria, coi meetup, il blog e tutto il resto.
Poi lentamente ha subito la deriva cazzara con le stronzate sulle scie chimiche, le washball, report come unica fonte di informazione, fino alle puttanate sullo ius sanguinis e ora con iniezioni destro-fasciste.
En passant: stessa degenerazione nazifascista per la Lega. Sembra che il degrado porti diritto alla fogna e la storia lo conferma.
A me sembra che i Gruenen siano rimasti piu’ o meno li’ ed e’ questo che li fotte (o li rende vittoriosi): una certa coscienza ecologista l’abbiamo sviluppata tutti, tranne i BMW Fahrer.
Quindi? Che facciamo? Quali sono le battaglie adesso?
Non parliamo poi degli obiettivi secondari, dispersi nel tragitto.